COMMISSIONE PARITETICA NAZIONALERedazione CCNL

ENBAS ha istituito una commissione permanente paritetica finalizzata alla redazione dei CCNL.

Le segreterie nazionali della Conferderazione di Unità dei Quadri e dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF, hanno istituito in seno all’Ente Bilaterale ENBAS la Commissione paritetica sui sistemi di classificazione.

Per il suo insediamento e il concreto avvio della fase istruttoria l’Ente ha destinato sufficienti fondi atti a coprire le spese di viaggi.

Tale commissione è stata convocata d’urgenza in considerazione degli esiti delle assemblee di consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori dei Comparti interssati dall’Ente, che hanno particolarmente evidenziato la necessità che la Commissione possa effettivamente fornire ai soggetti firmatari dell’ipotesi d’intesa.

La Commissione Paritetica Nazionale svolge le sue attività a tempo indeterminato in costante contatto con i rappresentanti nazionali, i quali espongono problematiche ed evidenziano criticità.

L’elaborazione dei dati ricevuti dalla commissione definisce il piano di azione annuale che porta alla redazione o alla modifica dei CCNL.

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Aspetti primari dei nostri CCNL

Contrattazione Nazionale,
di Secondo Livello

Welfare e Contrattazione di II livello

Definire regole più efficaci in base alle caratteristiche dell’azienda, ma anche ai bisogni dei dipendenti. È questo il principale obiettivo dei cosiddetti contratti di II livello, che consentono di operare con maggiori autonomia e flessibilità, integrando alcuni istituti economici e normativi disciplinati dai Contratti Collettivi Nazionali (i CCNL, che rappresentano il primo livello) o da specifiche normative.

Negli ultimi anni, la contrattazione di II livello ha vissuto un percorso di sviluppo importante, anche perché è alla base di temi di crescente attualità come il welfare aziendale, la previdenza integrativa, l’orario e la sede di lavoro (“smart working”), la formazione professionale, la salute o e pari opportunità. In sostanza, gli accordi di II livello consentono – previa contrattazione tra l’azienda e il sindacato – di “cucire” un contratto su misura all’azienda stessa, ma anche a quello che possono essere le specifiche esigenze dei suoi dipendenti.

Tra queste è sempre più richiesta una copertura sanitaria integrativa per remunerare o premiare i propri manager.

Per capire il ruolo e l’importanza ad oggi della contrattazione di II livello è utile effettuare un breve riepilogo dell’architettura del contratto di lavoro subordinato. Essa, infatti, si articola su tre livelli.

Il primo è rappresentato dalle leggi che stabiliscono diritti e doveri dei lavoratori, il secondo dai CCNL (cioè i Contratti collettivi nazionali di lavoro: per esempio Federmanager lo scorso luglio ha rivisto con Confindustria il Contratto nazionale dei dirigenti industriali) e il terzo dal contratto individuale di lavoro. Quest’ultimo, va precisato, è frutto della negoziazione tra il singolo dipendente e il datore di lavoro ma può introdurre modifiche esclusivamente migliorative rispetto al CCNL, per esempio sugli orari di lavoro e sul salario.

Come si colloca in questo quadro la contrattazione di II livello? Essa è il risultato di una trattativa tra azienda e organizzazioni sindacali che permette di derogare al CCNL.

Non solo, va ricordato, che spesso sono gli stessi CCNL a delegare proprio alla contrattazione di II livello la regolamentazione di determinate materie o istituti che potrebbero richiedere soluzioni “personalizzate” per singole aziende, per esempio in tema di premi di produttività, di orari di lavoro o di sicurezza.

Del resto, proprio l’erogazione di premi di produttività o di welfare aziendale – grazie alle novità introdotte dal Governo negli ultimi anni – consentono risparmi in termini fiscali sia alle aziende sia ai dipendenti.

Tutto ciò, al tempo stesso, pone anche un tema rilevante: affinché siano validi degli accordi di II livello devono funzionare in modo perfetto sia sul fronte degli eventuali benefici fiscali, sia su quello del loro effettivo allineamento alla normativa. Ciò vale in particolare per due aspetti.

Il primo riguarda i premi variabili, per i quali è richiesto un accordo collettivo aziendale che preveda una variabilità reale del premio di fronte a incrementi di determinati parametri economici. Inoltre, la normativa è in evoluzione: c’è chi propone di aumentare dagli attuali 3mila a 5mila euro il limite dei premi detassabili, tenendo fermo – come noto – il limite di reddito di 80mila euro per beneficiare dell’incentivo fiscale.

L’altro aspetto chiave da tenere in considerazione è quello del welfare, inteso non come risultato della trasformazione del premio variabile in beni o servizi, ma come welfare a sé stante, non soggetto né a imposta (per il dipendente) né a contribuzione (per l’impresa), che può essere previsto dalla contrattazione collettiva. In questo caso, per essere “in regola”, è necessario che le misure di welfare non vengano concesse ad personam ma a tutti i dipendenti o a determinate categorie di essi.

Infine, per avere un quadro sullo stato dell’arte della contrattazione di secondo livello è utile sintetizzare un rapporto, che ha analizzato un campione di accordi, elaborato e presentato di recente dalla CGIL e dalla Fondazione Di Vittorio, studio che ha dedicato un focus specifico al welfare aziendale.

Il campione utilizzato per l’analisi fa riferimento ad un totale di 1.700 accordi di natura aziendale e territoriale, che interessano circa 1 milione di lavoratori. Dal punto di vista geografico spicca una distribuzione disomogenea dei contratti: più di 4 accordi su 10 fanno capo al Nord, in particolare all’Emilia Romagna (16%), alla Lombardia (14%), al Piemonte (8%) e al Veneto (6%) mentre tra le regioni del Centro spiccano la Toscana (10%) e il Lazio (7%).

Dal punto di vista merceologico, invece, i comparti in cui sono stati stipulati più accordi sono quello pubblico, quello del commercio e del turismo e quello meccanico mentre l’area di intervento più frequente afferisce al trattamento economico, in particolare all’istituto del premio di risultato che, come previsto dalla Legge di Bilancio 2016, è detassato.

Infine, il welfare aziendale, sempre più diffuso: era presente nel 23% dei contratti nel 2015 per salire poi al 26% nel 2016 e arrivare al 27% nel 2017. Tra le prestazioni più frequenti spiccano previdenza complementare e sanità integrativa con rispettivamente l’8,1% e il 7,9% del totale, a testimonianza del ruolo cruciale che possono giocare i fondi sanitari integrativi non solo per i futuri equilibri del Servizio Sanitario Nazionale ma anche per rafforzare una nuova concezione del rapporto di lavoro, che vada a valorizzare sempre più il rapporto le aziende e i loro dipendenti.

Conveniente

Premialità fiscalmente agevolata per Imprese e Dipendenti

Welfare

Maggiori tutele per i Dipendenti e le proprie Famiglie

Fatti su Misura

CCNL Aderenti alle esigenze delle Aziende e dei Dipendenti

Think Green

I CCNL sono conformi alle ultime disposizioni in materia di Eco Sostenibilità ed Etica
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I PROFESSIONISTI DEI CCNL

i Membri
Della COMMISSIONE PARITETICA

In dettaglio presentiamo i membri della Commissione Paritetica evidenziando le competenze per ogni CCNL.

Esperta in Diritto del Lavoro, ha partecipato alla redazione ed alla revisione di tutti i contratti collettivi nazionali. Laureata in Giurisprudenza LMG01

MADDALENA IPPOLITO

Avvocato ERSAF

Esperto in Diritto del Lavoro, ha partecipato alla redazione ed alla revisione di tutti i contratti collettivi nazionali. Laureato in Giurisprudenza LMG01

GUERCIA PIERLUIGI

Avvocato CEUQ

Laureato in Economia e Commercio ed esperto di diritto sindacale, ha partecipato alla redazione ed alla revisione di tutti i contratti collettivi nazionali. Presidente della CEUQ

DI TULLIO PIETRO

Presidente CEUQ

Direttore del Polo di Ricerca Universitario di Cerignola ed esperto in materia di Sicurezza sula Lavoro, Diritto del Lavoro e Privacy. Vice Presidente ERSAF

MONACO MICHELE

Vice Presidente ERSAF

Funzionario del Ministero dell’Interno,attualmente in forza presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Servizio contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della Sicurezza Pubblica. Presidente Federazione Pubblico Impiego.

GIANGREGORIO SERGIO

Vice Presidente CEUQ

Ingegnere Esperto in Sicurezza sul Lavoro, gestione processi di qualità ISO e sicurezza ambientale. Ha partecipato alla Redazione e Revisione di tutti i contratti collettivi nazionali.

TRALLO DAVIDE

Esperto ERSAF

LA STORIA DEI NOSTRI CCNL

I Contratti di Lavoro
Presenti al CNEL

Nella prossima sezione potrete vagliare i CCNL redatti che prevedono ENBAS come Ente Bilaterale di Riferimento
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ENBAS ha strutturato sedi ed organismi paritetici in tutte le Regioni Italiane
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